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12 maggio 1999 nel corso della 5 A eserci- tazione sezionale di Protezione
Civile dell'A.N.A. di Feltre, tenutasi nel Comune di Lamon, allo scopo
di verificare il grado di efficienza e di addestramento raggiunto
dal- le squadre, si è proceduto ad intervenire sul tratto di
sentiero a mezza costa che unisce, lungo un percorso di circa 4 km
la frazione di Costa a S. Donato, quel tracciato cioé, che
costituisce la parte più importante ed integra del tratto lamonese
della via Claudia Augusta. Sull'esempio degli interventi svolti nei
paesi transalpini, ove si è provveduto a recuperare il tracciato
originario della via tracciata da Druso, si è proceduto non
solo ad un recupero di carattere ambientalistico - turistico e di
sicurezza del tracciato ma, altresi, alla sua rivalorizzazione in
senso storico. Con la collaborazione ed il supporto degli enti preposti
si è proceduto, dopo una serie di accurati sopralluoghi avvenuti
rispettivamente il 24 e il 28 aprile 1999, all'esecuzione dell'intervento
vero e proprio con la supervisione di Alessandra Toniolo, Claudia
Casagrande e Alexia Nascimbene, archeologhe e collaboratrici della
Soprintendenza Archeologica del Veneto. Quasi 400 volontari della
Protezione Civile, distribuiti in 14 cantieri dislocatil lungo i punti
nevralgici del percorso, hanno provveduto alla pulizia del tracciato
da arbusti e ogni tipo di vegetazione che ostacolava il passaggio.
Sono state realizzati interventi di consolidamento della muratura
di sostegno, drenaggi di corsi d'acqua che avevano invaso il tracciato,
manufatti in legno, panchine per la sosta e la ricostruzione di un
ponte in legno il cui avanzato stato di deterioramento rendeva pericolosa
la transitabilità. Durante le operazioni si è verificato
un interessantissimo ritrovamento in quanto, in uno dei cantieri disseminati
lungo il percorso, il n' 8, è stata rinvenuta una moneta romana. |
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una prima valutazione da parte degli esperti presenti sul percorso,
la moneta stata fatta risalire al 1 sec. d.C. La lettura delle iscrizioni
presenti sulle facce del reperto non è risultata agevole.
Ad un esame successivo, seguito ad un'accurata pulizia della moneta,
le sorprese non sono mancate.
La datazione della moneta, un sesterzio, stata fissata in un periodo
di tempo che oscilla tra il 148 c il 164 d.C., quando già,
a detta di molti studiosi, si ipotizzava che parecchi tratti della
via Claudia Augusta fossero scaduti ad itinerario locale. Questo,
evidentemente, per il tratto lamonese non era ancora avvenuto. Sin
dal primo momento era stata rilevata la presenza su di un lato di
un viso femminile che successivamente stato con certezza attribuito
a Lucilla, figlia dell'Imperatore - filosofo Mareo Aurelio, data
poi in sposa al fratello adottivo Lucio Vero e morta assassinata
nel 169 d.C. Il ritrovamento conferma quella certa attività
romana già documentata sia a S. Donato che a Lamon dalla
numerosa oggettistica rinvenuta nel corso degli anni e ancora conservata,in
parte,nel MuseodiFeltre

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