PERCORSI:
Lamon
 

 

Lamon, con il suo territonio, può vantare il transito di uno dei tratti della via Claudia Augusta che, sicuramente, può) essere annoverato tra i più spettacolari, integri e suggestivi. Dal torrente Cismon la via Claudia sale verso I'altopiano seguendo un percorso sulla sinistra della valle, ridotto a mulattiera, che punta direttamente verso il colle di S. Pietro dove sorge, sui resti di un Castello, la chiesa dedicata al Santo nei pressi della quale, nel corso degli anni, sono state rinvenute molte monete romane e numerose oggettistica antica. Rimane, in lolità Stalena, a brevissima distanza, il noole complesso del Tonte Romano"che, nserito in un contesto naturale di rara bellezza e suggestione evocativa, e grazle ad un recente interveno di sistemazione e restauro, restituisce al visitatore la memoria di lontani trascorsi quando, all'apice dello splendore dell'età imperiale, gli uomini delle legioni del- I'esercito di Roma passavano attraverso questi luoghi per raggiungere le mai dome terre germaniche.

S.Donato_Lamon

Si può percorrere, con inizio dalla località Costa - anche se l'attacco con l'attuale sede stradale al momento è precluso alla vista da un grande accumulo di terra - lo stupendo tratto di via Claudia, giunta sino a noi col nome di "Via Pagana": quattro chilometri ininterrotti in salita leggera, intagliati nella roccia. Del tracciato originario della via non è rimasto che il profilo, in alcuni tratti perfettò ente definito, le cui dimensioni variano dai 180 ai 200 centimetri.
Le vie militari, ben diverse dalle "viae sifice stratae" che attraversavano i grossi centri abitati, mostravano, su delle solide fondamenta in legno, pietra e sabbia, una copertura in ghiaia ben battuta ed erano chiamate "viae glara stratae".

 

Pulizia Sentiero

Questi materiall da costruzione, una volta che la manutenzione delle arterie venne meno in seguito alle mutate esigenze, successivamente anche alle invasioni barbariche, subirono nel corso dei secoli un lento ma progressivo degrado che ha compromesso, in parecchi tratti, I'individuazione precisa del percorso della via Claudia Augusta la quale tuttavia, grazie a studi recenti e non, è stata rilevata in gran parte della sua interezza.
Lungo il percorso, nel 1836, nelle vicinanze della frazione di S. Donato - situata alle pendici del monte Coppolo - è stato rinvenuto il prezioso calice del Diacono Orso, databile all'incirca tra il IV e 11 V see. dopo Cristo. Il calice argenteo è formato da una grossa coppa sostenuta da uno stelo basso e recante l'iscrizione:
"DE DONIS DEI URSUS DIA CONUS SANCTO PETRO E SANCTO PA ULO OPTULIT".
Forse il calice proveniva da una delle botteghe di Aquileia e venne perduto nel corso del'invasione longobarda. Ora, il prezioso reperto è custodito nella casa canonica di Lamon.
Tutta la conca di S. Donaato è infatti nota per i numerosi ritrovamenti di epoca Romana. Parecchi di essi, a partire dal 1892, sono stati accuratamente documentati do Mons. Pietro Tiziani, sandonatese d'origine. Torn- be ad inumazione, nel numero di 4, ciascuna con oggettistica dicorredo da sepoltura, monete riconducibili ad un lasso di tempo che spazia da Nerve (96 d.C.) a Traiano a Adriano, oltre a numerosi resti di costruzione murarie, sono la testimonianza della presenza romana in questo territorio che, dal punto di vista archeologico, cela ancora numerosi segreti. Da S. Donato la via Claudia Augusta prosegue in direzione di Valnuvola, per un tratto assorbita dall'attuale arteria diI transito, per deviare poi e dirigersi sul fondo della valle del torrente Senaiga e risalire verso la frazione del Coronini diretta verso Castello Tesino.