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  ittą 
              nobile e strategica per le vie dirette verso la pianura veneta, 
              Feltre vanta origini mitiche (dal principe asiatico Ferrato, forse 
              da Eligio capo euganeo giunto in zona dopo che il suo popolo era 
              stato cacciato da Antenore, fondatore di Padova, oppure dallo stesso 
              Ercole libico). Ritrovamenti che ne testimoniano la posizione importante 
              per i contatti con la pianura possono essere fatti risalire alla 
              media e recente etą del bronzo, mentre i primi reperti riferibili 
              a insediamenti stabili risalgono alla seconda etą del ferro (V-IV 
              sec. a.C). Plinio il Vecchio ne parla come di una cittą retica che, 
              come molte altre cittą della Gallia Cisalpina, entra nell'orbita 
              romana nel II secolo a.C.. Tra il 49 ed il 42 a.C. diviene Municipio, 
              cioč con autonomia amministrativa e viene inscritta nella tribł 
              Menenia, una delle 35 tribł di Roma. Magistrati supremi attestati dai ritrovamenti sono i IVVIRI 
              IURE DICUNDO (Quattuorviri giusdicenti ossia i sindaci della 
              cittą), i DECURIONES (membri del 
              Consiglio Comunale ovvero ORDO 
              DECURIONUM) e i PRAEFECTI 
              IURE DICUNDO.
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  scrizioni 
              feltrine testimoniano poi la presenza di alcuni Collegia come quelli 
              dei Fabri (artigiani del metallo), Centonari (straccivendoli che 
              riciclavano i vecchi panni e che con i pezzi di stoffa - centones 
              - irrecuperabili cucivano delle coperte utili allo spegnimento di 
              incendi) e Dendrophori (boscaioli, artigiani, mercanti e trasportatori 
              di legname). Importante per la conoscenza del centro romano risulta 
              lo scavo archeologico di Piazza Duomo che ha messo in luce un quartiere 
              urbano di Feltria risalente ad un periodo compreso tra il II ed 
              il IV secolo d.C.. Altri ritrovamenti sul colle delle Capre (luogo 
              dove si erge il castello e probabilmente sede del foro romano) e 
              lungo le pendici di tale colle, sono di aiuto nell'impresa non certo 
              semplice di dare un'idea della planimetria della cittą. Allo scavo 
              sotto il Duomo di Feltre sono da riferirsi i ritrovamenti di una 
              strada basolata est - ovest collegata ad un percorso lastricato 
              che doveva salire verso il colle, un'altra strada in direzione opposta 
              con a fianco un edificio forse adibito ad abitazione; Altre strutture 
              portate alla luce dagli scavi sono botteghe, una delle quali collegata 
              all'abitazione, come era d'uso in epoca romana, forse una schola 
              ossia la sede di alcune associazioni professionali (vedi sopra i 
              Fabri, centonarii e dendrophori), una costruzione la cui destinazione 
              d'uso č ancora sconosciuta, un edificio su parte del quale venne 
              a trovarsi poi il battistero del XI - XII secolo a pianta circolare 
              e con un secondo piano con galleria.
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