Feltre - le mura rinascimentali con le "scalette nuove"

Cesana poi, punto nevralgico di passaggio sul Piave, conserva nel suo nome la stessa radice del toponimo Cesio.
La sua importanza come punto di passaggio della Claudia Augusta via è riconosciuta, pur con diverse e talora contrapposte ragioni, dall’Anti come dal Bosio.
E dopo? Feltre o non Feltre? Un fatto è innegabile. Feltre fu nodo stradale romano importantissimo. Ne fa fede l’itinerario di Antonino che pone Feltria come “mansio” della Opitergium-Feltria-Tridentum. A FeItre facevano capo, inoltre, arterie assai importanti come la ricordata Feltria-Bellunum in destra Piave, probabile prolungamento di quella via Aurelia (Patavium-Acelum-Feltria) che da Padova per Vigodarzere, Campodarsego e Loreggia, intersecata la Postumia, proseguiva verso Asolo, Feltre e

Belluno. Importante testimonianza di quest’ultima arteria rimane tuttora il miliario di Fener con incisa la suggestiva cifra XI, a significare le undici miglia di distanza tanto da Asolo (per la val Cavasia) quanto da Feltre, circa 17 chilometri.
A Feltre, infine, secondo molti autori, tra cui il De Bon, la Forlati-Tamaro, il Fraccaro, il Bosio , transitava appunto la Claudia Augusta via ...
Ovviamente una parola definitiva sul tratto feltrino della Claudia Augusta è per ora improponibile e lo “status quaestionis” lo documenta assai bene. C’è la speranza che nuove ricerche portino alla luce reperti importanti, in grado di dare agli studi una svolta decisiva, la quale ci porti finalmente oltre le semplici ipotesi o le facili ma controvertibili illazioni.