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qui il procedere insieme lungo l'argine stradale da Altino fino
a Nerbon, superare inevitabilmente il Piave al Ponte della Priula
e in seguito altrettanto inevitabilmente separarsi nel Quartier
del Piave per seguire sentieri diversi, tutti per lo più inspiegabilmente
difficili al punto che si possono con tranquillità definire (avendo,
come vedremo, anche le fonti a conforto) "strade da capre". Ebbene,
dicevamo, era l'inizio della storia che era sbagliato per due ordini
di motivi: il primo deriva dal fatto che Lagozzo non può essere
l'esito, secondo i linguisti, da Augustus, bensì da lacus, cioè
dalla ben comprensibile realtà idromorfologica delle aree intorno
ad Altino, fin dall'antichità conosciute come paludose (le Gallicae
paludes vitruviane); il secondo è una sorta di conseguenza del primo,
perché si deve rimarcare che le strade in aggere o "in levada" non
sono affatto necessariamente da rapportare per se stesse a una loro
importanza assoluta in relazione a una viabilità secondaria, quanto
appunto solo a una caratteristica specifica del terreno. .Pare quindi,
alla luce di queste testimonianze, che l'attività della transumanza
abbia avuto una lunga continuità di pratica nel Trevigiano in genere
e nel Feltrino in particolare, presupponendo una sua ragionevole
estensione in epoca antica segnatamente in riferimento agli allevamenti
altinati .
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ertanto
assume maggiore concretezza, anzi sembra la soluzione più logica,
l'ipotesi che il Lagozzo e le strade del Quartier del Piave (che
chiameremo più propriamente strade "territoriali") fossero funzionali
soprattutto per il passaggio delle greggi e degli armenti diretti
ai pascoli pedemontani. .Si capisce pertanto che la nostra definizione
iniziale di "sentieri per capre" per certe direttrici con molto
azzardo riconosciute come Claudia Augusta non era probabilmente
lontana dal vero. In ogni caso della vera Claudia, e in particolare
del tratto che fu ricalcato in seguito dal tracciato dell'Opitergium-Tridentum
(Fener, Feltre, Valsugana), si servirono con continuità i pastori
del Tisino per portare le loro greggi a svernare nei pascoli friulani.
Naturalmente tutto quello che abbiamo detto sarebbe valido anche
se la strada Altino-Feltre non fosse da identificare con la Claudia
Augusta (tutto sta in quel grande dubbio che mi prende di tanto
in tanto: siamo sicuri che il cippo di Cesiomaggiore sia un originale
e non un dotto rifacimento settecentesco?). Ma non voglio qui rendere
ancora più problematica tutta la questione.
Guido
Rosada
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